Il settore agricolo si trova oggi ad affrontare sfide decisive per la prosperità e il benessere globali. Secondo le stime della FAO, entro il 2050 sarà necessario produrre circa il 70% in più di cibo per nutrire una popolazione mondiale che supererà i 9 miliardi di persone.1
Questo obiettivo si colloca, però, in un contesto segnato da crisi urgenti – scarsità di risorse naturali, cambiamenti climatici – e instabilità a livello geopolitico: in questo scenario, trasformare i nostri sistemi agroalimentari in chiave sostenibile, resiliente e inclusiva rappresenta una priorità, che richiede la collaborazione sinergica di imprese, istituzioni pubbliche e attori finanziari.
Per supportare la transizione ecologica dei sistemi alimentari esistono diversi approcci virtuosi; una strada efficace che molti hanno già intrapreso è quella dell’agricoltura rigenerativa, un modello agricolo che punta a rigenerare la salute del suolo e a favorirne la biodiversità, creando condizioni ottimali per sistemi agricoli sempre più resilienti e capaci di generare valore nel tempo, per le singole aziende e per le intere filiere.
Questo è proprio uno dei pilastri su cui si fonda la strategia di sostenibilità di Purina, azienda leader in Europa nella produzione di pet food, che a partire dal 2021 ha attivato in Europa iniziative volte alla promozione e implementazione di pratiche agricole rigenerative nella filiera dei cereali e delle proteine vegetali utilizzate come materia prima dei propri stabilimenti.
«Come parte del gruppo Nestlé, Purina ha lanciato diverse iniziative a livello europeo legate all’agricoltura rigenerativa, tra cui il progetto “LENs”, attualmente attivo in Italia, Polonia, Regno Unito e Ungheria. Il programma è stato avviato in Italia nel 2022 con l’obiettivo di tutelare i territori in cui operiamo e restituire loro valore, pensando al benessere delle generazioni future. “LENs” ha coinvolto, infatti, la zona del Triveneto (Veneto e Friuli-Venezia Giulia), che riveste per noi un’importanza strategica vista la presenza dello stabilimento produttivo di Portogruaro.» racconta Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia.
Per chiarire principi e pratiche dell’agricoltura rigenerativa, il Gruppo si è impegnato nella realizzazione del “Nestlé Agricultural Framework”, uno standard interno che pone l’agricoltore al centro e in cui vengono descritte le linee guida e le pratiche da implementare in campo, con l’obiettivo di salvaguardare la salute del suolo e proteggere le risorse idriche e la biodiversità. Gli agricoltori che scelgono di far parte del network “LENs” vengono affiancati in questo cambiamento, che è anche culturale, da agronomi esperti, che li aiutano a immaginare e implementare soluzioni su misura, in base alle specificità delle aziende agricole e del territorio.
Le pratiche di agricoltura rigenerativa promosse dal progetto sono molteplici: si va dalle pratiche agronomiche – quali colture di copertura, minima lavorazione del terreno e gestione dei nutrienti del suolo, alle pratiche focalizzate sulla tutela della biodiversità – come la piantumazione di siepi fiorite e alberi e misure a sostegno degli impollinatori – fino ad investimenti più mirati in termini di innovazione tecnologica, come l’acquisto e l’utilizzo di macchinari per l’agricoltura di precisione e strumenti digitali che supportano gli agricoltori nel monitoraggio delle loro pratiche.
«“LENs”, modello ideato dalla società inglese 3Keel, è un esempio di come una rete collaborativa di vari stakeholder possa innescare un cambiamento reale nella filiera agroalimentare. Purina finanzia il programma in diversi paesi europei. In Italia viene sviluppato in collaborazione con altri partner importanti, come il Consorzio Tutela Prosecco DOC, entrato in campo sin dall’inizio del progetto perché molti degli agricoltori che producono cereali in Triveneto, e che sono fornitori di materie prime per il nostro pet food, si dedicano anche alla coltivazione di vigneti. – continua Marta Schiraldi – Fanno inoltre parte del network anche partner strategici come Leone Alato, i consulenti specializzati in materia ambientale di Preferred by Nature, i nostri fornitori Cereal Docks e Serena & Manente, oltreché diverse organizzazioni, tra cui CSQA e WBA Project, a cui si è recentemente aggiunta anche xFarm, in qualità di partner tecnologico.»
Nel corso degli ultimi due anni, il programma ha visto un aumento delle realtà agricole aderenti, che ad oggi sono oltre 50; anche la superficie agricola interessata ha registrato un incremento, raggiungendo gli oltre 2.000 ettari, dimostrando così una crescente adesione degli agricoltori veneti e friulani.
All'interno del network “LENs” si trovano aziende agricole di diverse dimensioni, dalle piccole realtà con meno di 10 ettari fino a quelle che contano grandi estensioni superiori ai 100 ettari. Circa il 90% delle aziende coinvolte è a conduzione familiare, con alcuni gruppi più grandi che impiegano anche collaboratori esterni. Le aziende partecipanti coltivano principalmente frumento, mais e soia (in linea con alcuni degli ingredienti chiave utilizzati da Purina nello stabilimento produttivo di Portogruaro), ma alcune hanno anche diversificato con orzo, barbabietola e vigneti, appunto.
Il network, a livello europeo, è una vera e propria community che offre possibilità di confronto con gli altri Paesi sullo stato di avanzamento del progetto; occasioni di formazione; scambio di best practices internazionali e di “cross-fertilization” tra aziende, operatori ed esperti.
Anche se il progetto è ancora giovane, e i benefici derivanti dall’applicazione dell’agricoltura rigenerativa sul suolo sono visibili soltanto dopo un periodo di almeno cinque anni, “LENs” ha permesso a Purina di fare un passo avanti nel raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità a livello globale, tra cui l’approvvigionamento per il 50% di ingredienti chiave da agricoltori che adottano pratiche di agricoltura rigenerativa entro il 2030.
L’obiettivo dell’azienda è quello di estendere il più possibile le pratiche di agricoltura rigenerativa non soltanto in Italia ma anche in Europa, ad ampia scala, facendo crescere e conoscere il progetto al maggior numero possibile di interlocutori. A livello europeo, Purina continua a promuovere partnership per sostenere l'agricoltura rigenerativa, sia attraverso “LENs” sia con altri programmi dedicati: ad oggi, oltre 450 agricoltori in Europa hanno partecipato ai programmi sostenuti dall'azienda, contribuendo concretamente alla transizione verso pratiche agricole più sostenibili.