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  • Intervista a Mattia Caravella, Sustainable Sourcing, Andriani

irritec in senegal non solo attore economico ma anche di sviluppo locale persona"L’impatto derivante dalle attività della filiera di un’impresa è circa nove volte superiore a quello generato nel perimento dell’azienda stessa. Questa stima offre un’idea di quanto siano fondamentali le scelte d’acquisto non solo dei consumatori ma anche delle organizzazioni, per le quali diventa sempre più cruciale adottare adeguati criteri di selezione dei propri fornitori, creando nel tempo sinergie virtuose e sostenibili con essi." – inizia così il suo racconto Mattia Caravella, Sustainable Sourcing di Andriani. Partendo da questa consapevolezza, l'Azienda pugliese attiva nel settore agro-alimentare e, in particolare, nella produzione di pasta healthy, ha costruito una gestione responsabile delle proprie filiere di approvvigionamento, sia per quelle localizzate in Italia che in altri Paesi, con lo scopo ultimo di generare valore reale e condiviso.

Con questo spirito, dal 2020 Andriani è presente in Etiopia con il progetto «ESFAI  Ethiopian Sustainable Farming & Agriculture Initiative», per offrire supporto al partner locale  Lovegrass  nella produzione del Teff. Lovegrass acquista il Teff dai coltivatori locali, lo lavora e poi lo rivende come materia prima finita.

Il Teff è un cereale autoctono molto antico, ancora oggi fra le componenti base dell’alimentazione etiope. «ESFAI», progetto pluriennale in corso di implementazione grazie alla partnership, punta ad accrescere le rese del Teff attraverso il miglioramento della tecnica colturale, la selezione varietale e la formazione degli operatori in tutte le fasi della filiera. Lo scopo è rendere questa materia, anzitutto, più accessibile per la comunità etiope, e poi anche quello di sostenere le esportazioni del prodotto all’estero.

Il Teff oggi è considerato un alimento prezioso per il suo corredo nutrizionale estremamente completo (ed è anche un cereale gluten-free).

Dalla fase interlocutoria fra Andriani e il partner locale, prima che «ESFAI» avesse inizio, era emerso come la produzione delle coltivazioni locali di Teff fosse ancora troppo scarsa. La bassa efficienza dei processi produttivi, che rendeva il cereale insufficiente anche al fabbisogno locale, era connessa all’impiego di tecniche agricole ancora molto tradizionali con un forte bisogno di manodopera (anche animale) e nessuna meccanizzazione dei processi, con un danno in termini di dispersione e perdita del raccolto. Al livello culturale, poi, si riscontra tutt’oggi una scarsa propensione locale all’economia di scala.

Circa le fasi produttive, il più alto livello di inefficienza si era riscontrato durante la «trebbiatura» che fa seguito al raccolto delle spighe ed è finalizzata alla separazione della granella dal resto della pianta. Nelle coltivazioni tradizionali di Teff, questo processo avviene tramite il calpestio di buoi e altri animali da soma: una pratica che, oltre a peggiorare le condizioni del suolo, genera anche un’esponenziale perdita del prodotto (circa il 50% del raccolto), poiché si tratta di un cereale dalle dimensioni ridotte e, quindi, facile da disperdersi. Teff significa, appunto, «perso».

andriani avvia una filiera virtuosa in etiopia per la coltivazione del teff foto 1

Intorno alla produzione di Teff ruotava e si regge tutt’ora, però, un intero sistema sociale: molte economie familiari, in Etiopia, si basano sui ricavati di tali coltivazioni. Per questo, Andriani ha scelto di investire sulla ricerca, la formazione e la cooperazione per favorire una migliore resa dei raccolti e un più elevato ritorno economico per gli agricoltori, generando un impatto positivo anche al livello sociale.

L’intento dell’Azienda è quello di creare una supply chain virtuosa per le colture locali della materia prima e promuovere buone pratiche di agricoltura sostenibile. Le filiere più responsabili sono anche più trasparenti e stabili.” – afferma Mattia Caravella. E continua: “Il progetto «ESFAI» si fonda sulla convinzione che, se orientato ai principi della sostenibilità, il settore agro-alimentare può offrire soluzioni indispensabili per promuovere la sicurezza e la qualità alimentare al livello globale, sostenere uno sviluppo rurale centrato sulle Persone e tutelare il suolo e l’ambiente. L’iniziativa rientra, inoltre, nella vocazione dell’Azienda ad introdurre progressivamente nuove materie prime, per diversificare il paniere di offerta al consumatore e portare in tavola la biodiversità.

Gli scopi specifici di sviluppo locale di «ESFAI» sono in termini di costruzione e consolidamento delle capacità produttive degli agricoltori locali, con parallelo rinforzo della loro posizione economica e sociale. Il trasferimento “a cascata” di know-how, mezzi e tecniche agronomiche, è stato realizzato grazie all’intermediazione svolta da Lovegrass e ricercando costantemente l’equilibrio fra tradizione e innovazione, nel rispetto della storia e della cultura della popolazione del territorio.

Grazie ad «ESFAI», è stato donato a 100 coltivatori locali afferenti ad una cooperativa e possessori di piccoli appezzamenti di un ettaro o poco più, un nuovo mezzo agricolo per la preparazione del letto di semina, in sostituzione dell’aratro in legno trainato da animali da soma e, quindi, meno efficiente nell’unità di tempo. Inoltre, per ottimizzare la fase di trebbiatura, sono state acquistate dall’Azienda pugliese cinque piccole trebbiatrici fisse, che sostituiscono gli animali nel processo di separazione della granella. Andriani ha formato, attraverso diversi percorsi di capacity building, gli agronomi di Lovegrass, che hanno formato a loro volta gli agricoltori locali su tecniche di coltivazione più innovative e sull’utilizzo delle nuove attrezzature. Queste iniziative di supporto, oltre ad aumentare la quantità del prodotto finale, ne accrescono anche la qualità, portando ad una produzione più pulita, priva di contaminazioni ed impurità e, quindi, maggiormente adeguata agli standard internazionali. Una quantità e qualità del prodotto più elevate, aumentano il prezzo di vendita del cereale e dunque il ricavato di chi lo produce.

irritec in senegal non solo attore economico ma anche di sviluppo locale personaIn aggiunta a Lovegrass nell’implementazione delle attività progettuali, Andriani è accompagnata da altri due partner: DEG Invest, gestore tedesco di fondi pubblici per programmi di sviluppo in Paesi terzi, che ha contribuito con un co-finanziamento di 200mila euro, e l’EIAR  Ethiopian Institute for Agricultural Research, ente di ricerca nazionale etiope che, in qualità di partner scientifico, supporta Andriani nella selezione delle varietà di Teff da utilizzare, le aree in cui operare e le azioni da intraprendere. È nell’interlocuzione quotidiana con i diversi collaboratori che Andriani si trova ad affrontare le maggiori difficoltà, rappresentate dalle barriere linguistiche, dalla distanza geografica e dalla scarsa qualità delle infrastrutture, in particolare quelle digitali. A ciò, si aggiunge la complessa situazione geopolitica del Paese, che costituisce un ostacolo anche in attività più pratiche, come la consegna dei semi e dei macchinari.

Ciononostante, Andriani sta continuando ad implementare le attività del progetto «ESFAI», il cui termine è previsto nel 2025. “Promuovendo e contribuendo attivamente alla realizzazione di questa iniziativa, ci poniamo non solo come realtà imprenditoriale, ma anche come attore sociale in Etiopia. Vogliamo dare sostanza a ciò che menzioniamo nel nostro statuto: siamo una società benefit, puntiamo ad essere agenti del cambiamento, è ormai a tutti gli effetti una nostra responsabilità occuparci anche di ciò che accade oltre il perimetro aziendale.” – conclude Mattia Caravella.

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