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  • Intervista a Giulia Giuffrè, Board Member and Sustainability Ambassador, Irritec

Partiamo da un dato: secondo le Nazioni Unite, nel 2050 il 23% della popolazione mondiale sarà subsahariana. Per quell’anno, la popolazione – al livello regionale – sarà cresciuta di oltre 900 milioni e raggiungerà i 2,1 miliardi. L’aumento atteso dell’incidenza demografica, con conseguente crescita della pressione ambientale e sociale sui territori, rende ancora più necessario un intervento per garantire sufficienti opportunità di lavoro dignitoso e la diffusione locale di una cultura dello sviluppo sostenibile, nonché le relative conoscenze e competenze, affinché si riesca a passare dalla dimensione dell’intangibile a quella del tangibile.

irritec in senegal non solo attore economico ma anche di sviluppo locale persona

“Il Senegal era già da tempo considerato un nuovo potenziale mercato di Irritec, ma l’Azienda ha scelto di presentarsi al Paese prima come agente di sviluppo locale, attraverso l’introduzione di tecnologie innovative, e solo in seguito come attore economico e nuova realtà imprenditoriale, aprendo una nuova sede a Dakar per essere più vicini ai clienti e rispondere in modo efficace alle specifiche esigenze del mercato.” – inizia così il suo racconto Giulia Giuffré, Board Member and Sustainability Ambassador dell’Azienda basata a Capo d’Orlando, in Sicilia, e tra i leader nella produzione di sistemi d’irrigazione sostenibile, come quelli a goccia, per aspersione e per fertirrigazione, che garantiscono un risparmio idrico ed un’efficienza irrigua.

Dal 2014, le aziende private sono riconosciute come potenziali attori della cooperazione allo sviluppo (legge sulla cooperazione allo sviluppo n. 125), al fianco delle organizzazioni della società civile, tradizionalmente attive nella cooperazione e nell’aiuto umanitario.

Coerentemente con questo, nel 2019 Irritec prende parte con un suo spazio informativo alla manifestazione EXCO, una tre giorni romana orientata ad esplorare la partecipazione degli investimenti privati nei progetti di aiuto e i vincoli etici da imporre ai flussi di risorse private verso i paesi in via di sviluppo. Questo, il primo contatto fra l’Azienda e il mondo delle ONG, accompagnate nell'occasione da consulenti e avvocati dell’ambito cooperativo. In EXCO, quell’anno, i riflettori sono puntati anche sull’Africa, sempre di più gigantesco bacino di consumatori.

È in quell’occasione che nasce la sinergia con AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che porterà due anni dopo all’avvio del primo progetto di Irritec in Senegal: «Agrilab», programma per la formazione professionale in ambito agricolo, rivolto alla popolazione locale e realizzato in co-finanziamento con AICS (che ha contribuito per circa il 30%) ed il supporto in loco di Fondazione ACRA (per la mediazione linguistica e culturale) e dell’azienda senegalese Tropicasem (per un aiuto nell’individuazione delle persone da formare, che di supporto per gli aspetti logistici-organizzativi). L’obiettivo perseguito da «Agrilab» era appunto quello di formare – attraverso uno showroom e poi classroom – gli agricoltori locali sull’utilizzo di innovativi impianti per l’irrigazione sostenibile, nonché sulla progettazione degli stessi. In altre parole, creare in loco una nuova classe di professionisti orientati ai principi dello sviluppo sostenibile, coerentemente con l’identità di Irritec, che dal 2022 è Società Benefit.

«Agrilab» si è concretizzato – ad oggi – in due anni di attività formativa nelle campagne vicino Dakar, articolati in incontri di formazione tecnica, sia teorica che pratica, finalizzata al trasferimento di conoscenze e know-how ad agricoltori, professionisti e non, per efficientare l’uso delle risorse – in primis, l’acqua ma anche l’energia elettrica ed i fertilizzanti, abbattere l’impronta ecologica e l’impatto ambientale dell’agricoltura locale, nonché massimizzare la resa qualitativa e quantitativa dei raccolti, aumentando quindi il ritorno economico (in favore anche dello sviluppo sociale).

L’equipe docente si è avvalsa dell’esperienza aziendale di manager e membri dello staff di Irritec. Grazie all’impiego di mediatori linguistici, la formazione è stata realizzata sia in lingua francese che in wolof, la lingua locale senegalese. Ogni incontro formativo era aperto ad un numero massimo di 20 persone, per facilitare lo scambio e l’apprendimento.

Tra il 2021 e il 2022, abbiamo realizzato 160 ore di formazione tra aula e laboratorio in campo, che hanno coinvolto 42 professionisti e 112 agricoltori locali. Di questi, 20 erano donne. Trasferire tecniche innovative per il risparmio idrico nella coltivazione dei campi, ha un triplice impatto: quello ambientale, associato al contenimento delle risorse con una conseguente riduzione di CO2; economico, la migliore resa dei raccolti produce più ricchezza per gli individui e le loro famiglie; sociale, perché «ottimizzare la mano d’opera» significa anche liberare le persone da ore di lavoro nei campi in favore di altre attività, per i propri familiari o per la comunità di cui sono parte. Questo vale anche e soprattutto per le donne delle aree rurali del Senegal, che il bando AICS a cui abbiamo preso parte chiedeva di considerare fra i target dell’azione, poiché trascorrono intere giornate nei campi, conservando pochissimo tempo per la loro dimensione personale.” – afferma Giulia Giuffrè.

  • irritec in senegal non solo attore economico ma anche di sviluppo locale foto 1
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Per intuire l’impatto potenziale dell’iniziativa «Agrilab» in una regione come quella subsahariana dove l’utilizzo efficiente di risorse strategiche – come l’acqua – è una sfida prioritaria, è importante sapere che l’impiego di impianti irrigui sostenibili distribuiti dal Gruppo Irritec (come le tecnologie trasferite dall'Azienda tramite il progetto formativo), su 370.228 ettari di terra dell’intero Gruppo al livello globale, ha portato ad un risparmio di 497.154.871 mc di acqua, 58.182.141 kw di energia e 457.752 tonnellate di CO2. Inoltre, si registra anche una contrazione di 68.549 tonnellate di fertilizzante impiegato in agricoltura per il totale di ettari coltivati con impianti irrigui sostenibili.

La presenza delle partnership con attori locali è stata fondamentale, secondo Irritec, per superare alcune difficoltà connesse alla realizzazione pratica del progetto. ACRA e Tropicasem hanno supportato l’Azienda nella selezione e nel coinvolgimento attivo delle persone nei processi di formazione, risolvendo criticità relative principalmente alle barriere linguistiche, alle diversità culturali e alla situazione logistica locale.

“Cooperare allo sviluppo di un territorio, resta uno dei modi migliori per ascoltare quel territorio e, quindi, per conoscerne tratti netti ma anche sfumature. Senza conoscenza, è impossibile tutelare, rispettare e ulteriormente valorizzare uno spazio in cui si opera, ma anche una comunità ospitante.” – ci tiene a sottolineare Giulia Giuffrè, anticipando quindi che l’Azienda sta già valutando l’ipotesi di esportare l’esperienza positiva di «Agrilab» realizzata in Senegal anche in altri Paesi africani e in Medio Oriente.

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